lunedì 30 ottobre 2017

LA RIMOZIONE DEI BLOCCHI

Il programma neuroacustico «La rimozione dei blocchi» è destinato all’eliminazione dei blocchi psico-emozionali presenti nel nostro subconscio.
A volte cerchiamo di raggiungere un obiettivo, per esempio, prendere una laurea o un diploma, aprire un’impresa, realizzare qualche desiderio importante, ma il subconscio sembra di opporre una resistenza (forse a causa dei traumi infantili, complessi o convinzioni), e più delle volte questo stato di cose porta all’insuccesso. Voi vorreste realizzare un sogno, ma in realtà create delle barriere insormontabili che bloccano il raggiungimento dell’obiettivo.

Le cause di tali insuccessi è, più delle volte, dentro noi stessi. Se la vostra coscienza vi spinge a imparare un mestiere, a guadagnare un po’ di soldi, a realizzare un sogno, il subconscio potrebbe ritenerlo impossibile a causa dei freni interiori (blocchi psicologici, traumi, convinzioni), e sarete destinati a fallire.
Proprio per rimuovere questi blocchi del subconscio è stato creato questo programma.

Link del programma: La rimozione dei blocchi


IL NUOVO MARKETING

Il nuovo marketing si fonda su questo atteggiamento: tu mostri ciò che sei in grado di fare e poi attendi che siano i clienti a cercarti e trovarti. I motori di ricerca in rete, grazie all’utilizzo delle parole chiave, consentono di fare ciò che una volta nel marketing non era possibile: vieni trovato solo da chi cerca il tuo servizio. Là fuori ci sono migliaia o milioni di clienti che stanno cercando ciò che tu hai da offrire, si tratta solo di entrare in comunicazione con loro, non di battere a tappeto un quartiere nel tentativo di convincere le persone più influenzabili a comprare, come fa chi lavora ancora con la vecchia concezione di marketing. Non telefoni a casa di nessuno per informarlo sulla “nuova conveniente offerta” e non suoni al campanello di nessuno. Devi far sapere al mondo che ci sei e quali sono le esigenze che il tuo prodotto soddisfa – oggi internet permette di fare questo con molta più facilità di prima –, ma non c’è bisogno che tu sia aggressivo, invadente o prepotente. Il cliente non deve sentirsi a disagio e pensare: «Oddio, eccolo che parte con il discorso sui rischi di non estendere l’assicurazione anche al cane!» Il macho-marketing ha funzionato fino agli anni ’90, quando il cliente era an- cora visto come una preda e le fette di mercato come porzioni di territorio da conquistare combattendo, ma la crisi sta cambiando le carte in tavola e le specie che non si adattano rapidamente al cambiamento... si estinguono.

Salvatore Brizzi

La Via della Ricchezza
Il denaro al servizio dell'umanità
Voto medio su 2 recensioni: Da non perdere
€ 15

venerdì 27 ottobre 2017

«Coloro che dicono: “Stiamo aspettando un’occasione” si ingannano ...

«Coloro che dicono: “Stiamo aspettando un’occasione” si ingannano, e sono tratti in inganno esclusivamente da se stessi. L’occasione non si presenterà domani. È già arrivata, è sempre stata qui. Era presente anche quando tu non esistevi. L’esistenza è un’occasione, esistere è l’occasione!
Non dire: “Domani mediterò, domani amerò, domani avrò un rapporto festoso con l’esistenza”. Perché domani? Il domani non arriva mai. Perché non ora? Perché rinviare?»
Osho, Il gioco della vita, Carta #45 – Vivi totalmente


domenica 22 ottobre 2017

... QUANDO PASSA IL TRENO

Per cambiare il mondo bisogna essere puntuali. Nella fucina degli startupper italiani che creano il futuro, chi ritarda un minuto resta fuori.

«La regola — dice Marco, studente- imprenditore trevigiano di 17 anni — chiarisce che il cambiamento corre e travolge invisibilmente tutti. Chi non è pronto, quando passa il treno missile dell'economia digitale, non sale più e paga il prezzo di svegliarsi nel cimitero del passato»

Le regole del Trader Samurai














"Le regole del Trader Samurai sono semplici:

- Compera quando la marea sale;
- Vendi quando la marea scende;
- Quando sei indeciso, semplicemente, attendi.


L'insidia di voler teorizzare i movimenti azionari è
grande quanto la tentazione di volerli banalizzare.
Operare in borsa non è un gioco, ma è un lavoro in
tutto e per tutto, per il quale è necessario avere una
volontà incrollabile, oltre al tempo, al denaro e a una
buona preparazione teorica accompagnata da una
corroborata esperienza personale.
Quest'ultima permette l'aggiornamento delle teorie
che forniscono costantemente nuovi spunti per altre
esperienze. Si avvia così un sistema di reciproco
perfezionamento, sia delle teorie stesse che dei
risultati.
Diviene necessario che ogni trader professionista
trovi la propria strada. Ci sono decine di tecniche e
teorie diverse, spesso in contrapposizione tra loro, e
se conoscerle tutte è importantissimo, sceglierne una
è vitale.
La ripetitività dei comportamenti umani gioca a
favore del trader attento ai minimi cambiamenti,
occorre trasformare la conoscenza in consapevolezza.
Il nemico peggiore per un Trader Samurai è la paura,
capace di governare le azioni e di soggiogare la
volontà. Solo agendo senza paura si acquisisce la
necessaria visione neutra.
La paura della perdita paralizza la mano, offusca la
mente, annebbia la vista. Non si gestisce un trade ma
lo si governa con la speranza.

Il trading è guerra. E la guerra per essere vinta
richiede mezzi, tecniche, tattiche e molto pelo sullo
stomaco. Ogni guerra porta con sé un pesante carico
di sofferenza, di ferite, di morte. Vittoria o sconfitta.
Profitto o perdita. Gestione professionale o casualità.

L’EGO, quando è causa di grosse perdite, indica
anche il responsabile. Si chiama SFORTUNA, ma
non credetegli, è un complice dell’EGO. La sfortuna
non esiste. Ognuno è fabbro del proprio destino e
questo, in cuor suo, l’EGO lo sa benissimo.
Le tecniche di trading sono secondarie, il nemico da
conoscere e da combattere è dentro di noi, è il nostro
EGO che bisogna riuscire a separare da ogni
operazione di borsa.

La paura governa le azioni. Paralizza davanti ai
monitor rendendo passiva la gestione del trade. Che
si vinca o che si perda si trema. Per la perdita del
capitale o per la perdita del profitto"."Le regole del Trader Samurai sono semplici:

- Compera quando la marea sale;
- Vendi quando la marea scende;
- Quando sei indeciso, semplicemente, attendi.


L'insidia di voler teorizzare i movimenti azionari è
grande quanto la tentazione di volerli banalizzare.
Operare in borsa non è un gioco, ma è un lavoro in
tutto e per tutto, per il quale è necessario avere una
volontà incrollabile, oltre al tempo, al denaro e a una
buona preparazione teorica accompagnata da una
corroborata esperienza personale.
Quest'ultima permette l'aggiornamento delle teorie
che forniscono costantemente nuovi spunti per altre
esperienze. Si avvia così un sistema di reciproco
perfezionamento, sia delle teorie stesse che dei
risultati.
Diviene necessario che ogni trader professionista
trovi la propria strada. Ci sono decine di tecniche e
teorie diverse, spesso in contrapposizione tra loro, e
se conoscerle tutte è importantissimo, sceglierne una
è vitale.
La ripetitività dei comportamenti umani gioca a
favore del trader attento ai minimi cambiamenti,
occorre trasformare la conoscenza in consapevolezza.

Il nemico peggiore per un Trader Samurai è la paura
,
capace di governare le azioni e di soggiogare la
volontà. Solo agendo senza paura si acquisisce la
necessaria visione neutra.
La paura della perdita paralizza la mano, offusca la
mente, annebbia la vista. Non si gestisce un trade ma
lo si governa con la speranza.

Il trading è guerra. E la guerra per essere vinta
richiede mezzi, tecniche, tattiche e molto pelo sullo
stomaco. Ogni guerra porta con sé un pesante carico
di sofferenza, di ferite, di morte. Vittoria o sconfitta.
Profitto o perdita. Gestione professionale o casualità.

L’EGO, quando è causa di grosse perdite, indica
anche il responsabile. Si chiama SFORTUNA, ma
non credetegli, è un complice dell’EGO. La sfortuna
non esiste. Ognuno è fabbro del proprio destino e
questo, in cuor suo, l’EGO lo sa benissimo.
Le tecniche di trading sono secondarie, il nemico da
conoscere e da combattere è dentro di noi, è il nostro
EGO che bisogna riuscire a separare da ogni
operazione di borsa.

La paura governa le azioni. Paralizza davanti ai
monitor rendendo passiva la gestione del trade. Che
si vinca o che si perda si trema. Per la perdita del
capitale o per la perdita del profitto".

giovedì 19 ottobre 2017

21 atteggiamenti mentali da ricchi adottabili fin da subito

21 atteggiamenti mentali da ricchi adottabili fin da subito 06 ottobre 2015 97917 Gestire il proprio denaro ha a che fare con la psicologia e la nostra mentalità più di quel che si possa pensare. Questo è ciò che Napoleon Hill predicava nel suo libro di successo del 1937 “Pensa e arricchisci te stesso”, risultato dal suo intenso studio di più di 500 milionari che si sono fatti da sé. Steve Siebold, milionario che si è fatto da sé e che ha intervistato 1200 persone tra le più ricche del pianeta negli ultimi 30 anni, è d’accordo. Per quanto possa sembrare strano, diventare ricchi spesso ha a che fare più con la mentalità che non con i soldi, scrive nel suo libro “How Rich People Think”. 

Ecco 21 atteggiamenti mentali da ricchi che si possono adottare fin da subito: I ricchi pensano che la povertà sia la causa di tutti i mali ... mentre le persone comuni pensano che il denaro sia la causa di tutti i mali. Secondo Siebold, nelle comunità a basso reddito un certo tipo di vergogna è associato al “diventare ricchi”. “Alla persona comune è stato fatto un lavaggio del cervello per far credere che i ricchi o sono fortunati o sono disonesti” scrive. “I veri ricchi invece sanno che sebbene avere soldi non garantisca la felicità, rende di sicuro la vita più facile e gradevole”. 

I ricchi pensano che l’egoismo sia una virtù ... mentre le persone comuni pensano che l’egoismo sia un vizio. “I ricchi cercano di rendersi felici. Non cercano di far finta di salvare il mondo”, ha detto Siebold a Business Insider. Il problema è che la classe media vede questo come una cosa negativa e ciò li fa restare poveri. “Se non ti occupi di te stesso, non sei in grado di aiutare nessun altro. Non puoi dare quel che non hai”. 

I ricchi hanno una mentalità pronta all’azione ... mentre le persone comuni hanno una mentalità da lotteria. “Mentre le masse aspettano di giocare i numeri giusti e pregano la dea fortuna, i grandi risolvono i problemi”, scrive Siebold. “L’eroe [atteso dalla maggior parte delle persone] può essere Dio, il governo, il loro boss o il loro partner. È il modo di pensare della persona comune che riproduce questo approccio alla vita e al vivere mentre le lancette dell’orologio continuano a correre”. 

I ricchi credono all’importanza di acquisire conoscenze specifiche ... mentre le persone comuni pensano che la strada della ricchezza sia lastricata dall’istruzione formale. “Poche persone di successo mondiale hanno un’educazione formale, ma hanno ammassato la loro ricchezza grazie all’acquisizione, e successiva vendita, di conoscenze specifiche”, scrive Siebold. “Intanto le masse sono convinte che i master universitari e i dottorati siano la via per la ricchezza, principalmente perché sono intrappolate nella linea di pensieri lineare, che impedisce loro di possedere alti livelli di coscienza ... I ricchi non sono interessati ai mezzi, ma solo ai fini”. 

I ricchi sognano il futuro ... mentre le persone comuni hanno nostalgia dei tempi andati. “Le persone che credono che i loro giorni migliori siano ormai passati diventano raramente ricche e spesso soffrono di infelicità e depressione”, scrive Siebold. “I milionari che si sono fatti da sé diventano ricchi perché vogliono scommettere su se stessi e proiettano i loro sogni, le loro mete e le loro idee nel futuro sconosciuto”. 

I ricchi pensano ai soldi in modo logico ... mentre le persone comuni guardano ai soldi con emozione. “Una persona ordinariamente intelligente, ben educata e in qualche modo di successo può improvvisamente diventare una persona con pensieri fondati sulla paura, motivati dalla penuria, la cui aspirazione più grande è raggiungere una comoda pensione”, scrive Siebold. “I ricchissimi vedono il denaro come quel che è e quel che non è, attraverso gli occhi della logica. Sanno che i soldi sono uno strumento fondamentale che offre opzioni e opportunità”. 

I ricchi seguono le loro passioni ... mentre le persone comuni guadagnano facendo cose che non amano. “Le persone comuni credono che i ricchi lavorino tutto il tempo”, dice Siebold. “Ma una delle strategie più intelligenti dei ricchissimi a livello mondiale è fare ciò che amano e trovare il modo di farsi pagare per farlo”. D’altro canto, i membri della classe media accettano dei lavori che non amano “perché hanno bisogno di soldi e sono stati educati a scuola e condizionati dalla società a vivere in un mondo dal pensiero lineare che equipara il guadagnare soldi allo sforzo fisico o mentale”. 

I ricchi non vedono l’ora di imbarcarsi in una sfida ... mentre le persone comuni si fanno poche illusioni in modo da non rimanere mai deluse. “Gli psicologi e altri esperti di salute mentale spesso consigliano alle persone di fissarsi delle aspettative basse per la loro vita in modo da non restare delusi”, scrive Siebold. Ma continua: “senza avere aspettative enormi nessuno diventerà mai così ricco da poter vivere i propri sogni”. 

I ricchi usano il denaro di altre persone ... mentre le persone comuni credono che sia necessario avere soldi per generare altri soldi. Siebold dice che i ricchi non hanno paura di finanziare la loro fortuna con i portafogli degli altri. “I ricchi sanno che non essere abbastanza solventi da potersi permettere qualcosa non è un fatto rilevante. La vera domanda è: “Vale la pena comprare, rincorrere o investire in questo?”. 

I ricchi sanno che i mercati sono guidati dalle emozioni e dall’avidità ... mentre le persone comuni credono che siano condotti dalla logica e dalla strategia. “I ricchi sanno che le emozioni principali che guidano i mercati finanziari sono la paura e la cupidigia e tengono conto di questo nei loro commerci e nelle tendenze che osservano”, scrive Siebold. “Questa conoscenza della natura umana e il suo impatto sull’intermediazione finanziaria, dà loro un vantaggio strategico nel creare una ricchezza maggiore attraverso leve finanziarie”. 

I ricchi insegnano ai loro figli come diventare ricchi ... mentre le persone comuni insegnano ai loro figli come sopravvivere. I genitori ricchi insegnano ai loro figli ancora in tenera età a distinguere nel mondo “chi ha” e “chi non ha”, dice Siebold. Anche se molte persone dicono che Siebold sostenga l’idea di elitismo, lui non è d’accordo. “[Le persone] dicono che i genitori insegnano ai loro figli a guardare le masse dall’alto in basso perché sono povere. Questo non è vero”, scrive. “Ciò che insegnano ai loro figli è guardare il mondo attraverso gli occhi della realtà obiettiva, come la società è veramente.” 

I ricchi trovano la serenità nella ricchezza ... mentre le persone comuni si lasciano stressare dal denaro. La ragione per cui le persone ricche guadagnano ancor più ricchezza è che non hanno paura di ammettere che il denaro possa risolvere la maggior parte dei problemi, dice Siebold. “[La classe media] vede il denaro come un male necessario e senza fine che bisogna sopportare perché fa parte della vita. Ma i ricchissimi a livello mondiale vedono il denaro come un gran liberatore e avendone abbastanza possono comprare la serenità finanziaria”.

I ricchi preferiscono educarsi piuttosto che divertirsi ... mentre le persone comuni preferiscono divertirsi piuttosto che educarsi. Anche se i ricchi non credono nel perseguire la ricchezza attraverso l’istruzione formale, apprezzano comunque l’importanza di imparare anche dopo aver finito l’università, spiega Siebold. “Entra nella casa di una persona ricca e una delle prime cose che vedi è un gran scaffale di libri, usati per educare se stessi su come acquisire ancor più successo”, scrive. “La classe media legge romanzi, giornali scandalistici e riviste di intrattenimento”. 

I ricchi vogliono circondarsi solo di chi la pensa come loro ... mentre le persone comuni pensano che i ricchi siano degli snob. Il modo negativo di pensare ai soldi che avvelena la classe media fa sì che i ricchi vogliano passare il tempo solo con altri ricchi, dice Siebold. “[I ricchi] non possono permettersi di vedere tutto nero”, scrive. “Questo viene spesso interpretato dalle masse come snobismo. Etichettare i ricchissimi del pianeta come degli snob è un modo per far sentire meglio le classi medie a proposito della loro scelta di seguire il cammino verso la mediocrità”. 

I ricchi si concentrano sui guadagni ... mentre le persone comuni si concentrano sui risparmi. Siebold teorizza che i ricchi si concentrano su ciò che otterranno correndo dei rischi, piuttosto che proteggere quel che hanno. “Le masse sono così concentrate sulla raccolta di buoni sconto e sul vivere in modo frugale da lasciarsi sfuggire le grandi opportunità”, scrive. “Perfino nel bel mezzo di una crisi di flusso di cassa, i ricchi rifiutano di dare troppa importanza agli spiccioli, come fanno le masse. Sono abilissimi invece nell’indirizzare la loro energia mentale esattamente dove dovrebbe essere: sulle grandi somme di denaro”. 

I ricchi sanno quando correre rischi ... mentre le persone comuni agiscono cautamente con il denaro. “Far leva è il motto dei ricchi”, scrive Siebold. “Ogni investitore perde denaro di tanto in tanto, ma i ricchi sanno che potranno sempre guadagnare di più, indipendentemente da quel che succede”. 

I ricchi trovano conforto nell’incertezza ... mentre le persone comuni vogliono essere rassicurate. “Il comfort fisico, psicologico ed emotivo è lo scopo principale della classe media”, scrive Siebold. “I pensatori di classe mondiale imparano presto che diventare un milionario non è cosa facile e che la necessità di comfort può avere un effetto devastante. Imparano a sentirsi sicuri mentre operano in un perenne stato di incertezza”. 

I ricchi si aspettano di produrre denaro ... mentre le persone comuni si aspettano di avere delle difficoltà. “Non ascoltare gli scettici che ti dicono che la vita deve essere difficile e che devi essere grato di quel che hai”, scrive Siebold su Business Insider. Devi pensare alla grande. Allora perché no un milione di euro? I ricchi sono ossessionati dal successo ... mentre le persone comuni credono che ‘ossessione’ sia una parolaccia. “La verità è che i ricchi hanno un’ossessione sana nel cercar di ottenere ciò che vogliono, inclusi i soldi”, scrive Siebold. “I ricchi vedono gli affari e la vita come un gioco, ed è un gioco che vogliono vincere”. Pensa a quel che vuoi ottenere e visualizza il modo preciso di come lo otterrai, consiglia Siebold. Servirà un certo livello di disciplina per “vincere”. 

I ricchi considerano il denaro come un amico ... mentre le persone comuni lo vedono come un nemico. “Molte persone hanno una relazione con il denaro anormale, antagonistica. In fin dei conti ci viene insegnato che il denaro è insufficiente, difficile da guadagnare e ancor di più da conservare”, scrive Siebold. “Se vuoi iniziare ad attirare il denaro, smetti di vederlo come il tuo nemico e consideralo come uno dei tuoi più grandi alleati. É un amico che ha il potere di eliminare le notti insonni piene di preoccupazioni e male fisico e può perfino salvarti la vita. I ricchi vedono il denaro come un amico speciale che può aiutarli come nessun altro amico può fare e questi sentimenti positivi permettono di costruire una relazione più forte di giorno in giorno”. I ricchi sanno che si può avere tutto ... mentre le persone comuni credono di dover scegliere tra una bella famiglia e la ricchezza. L’idea che la ricchezza si ottenga solo alle spese del tempo passato in famiglia non è nient’altro che un “pretesto”, dice Siebold. “Le masse hanno subito un lavaggio del cervello e credono all’equazione o l’uno o l’altro”, scrive. “I ricchi sanno che si può avere tutto ciò che si vuole se si affrontano le sfide con una mentalità radicata nell’amore e nell’abbondanza”.

Leggi di più su https://it.insider.pro/lifestyle/2015-10-06/21-atteggiamenti-mentali-da-ricchi-adottabili-fin-da-subito/

sabato 14 ottobre 2017

JACK MA, FONDATORE DI ALIBABA:

"Le peggiori persone alle quali vendere o con le quali avere a che fare sono le persone POVERE (POVERE DI ELASTICITÀ MENTALE)
Dai loro qualcosa GRATUITAMENTE: penseranno che sia una trappola. Dì loro che è un PICCOLO INVESTIMENTO: ti diranno che non ne vale la pena. Dì loro di investire tanto: ti diranno che NON HANNO DENARO.
Digli di PROVARE COSE NUOVE: ribatteranno che non sono sicure o testate. Digli che è un modo comune di fare BUSINESS: ti risponderanno che è DIFFICILE. Digli che è un nuovo modo di fare le cose: ti diranno che è una TRUFFA, uno Schema Ponzi o una frode.
Digli di aprirsi un negozio: ti diranno che li IMPEGNA troppo e non li lascia ABBASTANZA LIBERI.
Digli di dedicarsi a un nuovo business: ti diranno che non hanno le COMPETENZE.
I POVERI e i FALLITI hanno certamente alcune cose in comune: amano cercare le cose su Google, ascoltare amici e conoscenti che sono falliti e senza speranza come loro.
Chiedigli cosa sanno REALMENTE fare di valore: non sapranno risponderti.
Le persone povere lo sono e falliscono nella vita per un comportamento che hanno in comune: passano tutta la loro vita ad ASPETTARE."

giovedì 12 ottobre 2017

Le persone più ricche del mondo costruiscono reti

Le persone più ricche del mondo costruiscono reti. Tutti gli altri sono addestrati a cercare lavoro" (Robert T. Kiyosaki)

Come Robert Kiyosaki ci insegna, non hai bisogno di un buon lavoro, hai bisogno di un buon sistema. Questa è la tua opportunità per rompere il circolo del lavorare per soldi e cominciare a fare in modo che i soldi lavorino per te.

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sabato 7 ottobre 2017

Ecco come Larry Williams ha guadagnato milioni


Ecco come Larry Williams ha guadagnato milioni

Larry Williams è un trader contemporaneo piuttosto celebre. Uno dei successi più noti, fu quando fece crescere un conto da 10.000 dollari, fino ad oltre un milione di dollari. Durante un corso in Italia qualche anno fa, ho avuto modo di ascoltarlo e tra le altre cose affermò di aver replicato l’impresa più volte nel corso della sua carriera. Chiaramente ci fa piacere per lui, ma lo scopo dell’articolo non è tanto dare questa notizia, ma piuttosto analizzare il suo modo di lavorare, per seguire il suo esempio. Senza dubbio il suo lavoro è fonte di ispirazione per molti di noi.

Larry Williams ha scritto molti libri. In particolare ce ne uno che tratta questo argomento, si chiama “How I made one million dollars last year trading commodities“ in italiano significa “Come ho guadagnato un milione di dollari, lo scorso anno, lavorando sulle materie prime“. Questo libro si trova solo in inglese, mentre in italiano è possibile trovare “I segreti del trading di breve termine” che tratta più in generale la sua visione del business.

Attraverso lo studio dei suoi libri si rileva subito che il suo stile di trading preferito è il position trading o trading di lungo termine. Ripeto testualmente cosa scrive in un suo libro “...catturare i grandi movimenti di prezzo è stato l’unico modo in cui sono stato in grado di guadagnare milioni di dollari…“. Quindi non ha fatto fortuna con il Day Trading, ma con il trading di lungo termine. Inoltre aggiunge “…è stato l’unico sistema che mi ha permesso di compensare le perdite che invariabilmente fanno parte del business…“.

Immediatamente emerge che Larry Williams si è posto il problema di far quadrare il bilancio, come è naturale. Pertanto per garantire profitti sufficienti ha scelto il trading di lungo termine, poiché tale approccio consente di lavorare con un rischio basso e profitti elevati, quando il mercato sviluppa ampie tendenze. Voglio inoltre precisare che con “ampie tendenze” non mi riferisco a tendenze che durano mesi o anni, come poteva capitare in passato. Per fare un buon lavoro sono sufficienti variazioni di mercato più ampie del rischio esposto. Quindi un rapporto rischio rendimento pari a 1-3, 1-5, 1-10 e così via. Chiaramente più la variazione è ampia, maggiori saranno i profitti.

Nel sui libri a più riprese spiega, che non è possibile produrre grandi profitti con le sole variazioni giornaliere o addirittura con i movimenti intraday, sui time frame più bassi. Non è possibile perché per produrre un grande profitto, con una variazione di mercato ridotta, siamo obbligati ad esporre un grande rischio. Esponendo un grande rischio, si accumulano inevitabilmente grandi spese. Pertanto il trading basato solo su brevi variazioni di mercato non ha i numeri per far quadrare il bilancio.

Aggiunge che solo in poche occasioni ha avuto modo di vedere all’opera ottimi trader, dotati di grande intuito, che erano in grado di far funzionare un trading dal rischio elevato e basato su brevi variazioni di mercato. Questo significa che alcuni riescono a far funzionare qualcosa che sulla carta non funziona, ma si tratta di veri esperti dotati di un formidabile intuito, piuttosto che di una formidabile tecnica.

Un altro punto a favore del position trading e che è in grado di mettere il trader in una condizione di vantaggio. Tale posizione di vantaggio si determina nel momento in cui il trader è in grado di ridurre o annullare il rischio. Quando il trader riduce il rischio o lo annulla è in grado di aspettare i tempi del mercato per sfruttare ampie variazioni di mercato.

In presenza di una analisi di tipo strategico è possibile determinare una prospettiva. Una volta ridotto o annullato il rischio è possibile attendere comodamente i tempi del mercato, senza esporre un rischio, per attendere lo sviluppo della prospettiva analizzata. Chiaramente non si tratta di una metodologia che produce solo profitti, lo stesso Larry Williams spiega a più riprese, che è necessario gestire adeguatamente le spese e mantenere sotto controllo il rischio.

Tutto l’approccio viene però supportato da una certezza, che quando arrivano i profitti saranno decisamente più ampi rispetto al rischio esposto e quindi consentiranno di pagare le spese e produrre un profitto netto. Inoltre il position trading non è stressante, si espone sempre un rischio basso ed è richiesta una maggiore attenzione solo per poche ore, durante la gestione dei nuovi setup.

Se andiamo ad analizzare il lavoro di molti altri trader celebri, ci rendiamo conto che tutti invariabilmente avevano scelto questa via per prosperare. Il Day Trading va bene, ma ogni trader dovrebbe prevedere sempre una via aperta verso il trading di lungo termine, per prosperare oltre ogni aspettativa.

raccolta libri sul trading

https://www.macrolibrarsi.it/search/?search3=trading&pn=2812