venerdì 1 dicembre 2017

Bitcoin: un semplice calcolo ti spiega perché non si fermerà mai

Se sapessi quanto è banale il motivo per cui bitcoin non smetterà mai di salire, faresti investire anche tua nonna.

E mi stupisce di trovare ancora gente che non l’ha capito.

Come si fa a snocciolare luoghi comuni sulle bolle, sul denaro virtuale, sulle mode passeggere quando si parla di bitcoin e le criptovalute?

Il rialzo di bitcoin ha una ragione molto semplice che chiunque puo’ capire.

E’ una questione di banale matematica.

Facile come fare due + due…

Di fronte a una spiegazione cosi’ semplice, solo chi è in malafede o non ha voglia nemmeno di contare sulle dita di una mano puo’ permettersi di dubitare.
Vuoi sapere il vero, stupido motivo per cui bitcoin non puo’ che continuare a salire?

Eccoti servito.

Come forse già sai, bitcoin e le altre criptovalute si comprano in apposite piattaforme chiamate exchanges, simili a quelle usate per le normali operazioni di borsa.
Ora, applichiamo il nostro calcolo da scuola elementare a una delle piu’ famose di queste piattaforme: Coinbase (ma potremmo applicarlo a qualsiasi altra).
Sei pronto per il calcolo? Si tratta di fare delle semplice addizioni.
Se hai scordato come si fa, puoi sempre chiamare tuo figlio di 5 anni ad aiutarti…

Coinbase, il famoso exchange americano, aggiunge circa 55.000 nuovi utenti al giorno da tutto il mondo.

In un mese, sono 1,7 milioni di nuovi utenti che entrano nella piattaforma e comprano qualche valuta digitale (principalmente bitcoin).

Facciamo ora un calcolo approssimato molto per difetto e diciamo che di questi nuovi utenti solo la metà effettivamente investe, mentre l’altra metà si dimentica di aver aperto il conto e se ne va al mare.

Mettiamo che in questa metà l’investimento medio degli utenti è molto basso, diciamo $ 3.000 a testa (meno della metà del valore di un bitcoin).
Sospetto che questa possa essere una media molto bassa, forse troppo, ma voglio che il calcolo abbia tutte le cifre a suo sfavore…
Ora, per quanto mi sforzi di tenermi basso per non traumatizzare gli scettici, questo afflusso di 1,7 milioni di nuovi utenti su Coinbase, di cui solo la metà investe in media solo $ 3.000, aggiunge pur sempre più di $ 2,5 miliardi al mese in questa piattaforma!

Mi dispiace, non posso farci niente. Lo hai visto anche tu che ho fatto di tutto per tenermi basso…

Ma purtroppo quando si parla di criptovalute, le parole “basso”, “moderato”, “limitato”, “misurato” non hanno alcun senso…
In Coinbase entrano minimo 2,5 miliardi di dollari al mese. Rassegnati: è cosi’ e basta.

Capito fin qui? Ricapitoliamo:

55,000 nuovi utenti al giorno sono 1,7 milioni di utenti al mese.

Se la metà di questi 1,7 milioni di utenti investe in media 3000 dollari a testa, produce un afflusso di 2,5 miliardi di dollari in un solo mese.

Ora, la domanda è: esisterà mai una disponibilità sufficiente di bitcoin per soddisfare questa incredibile domanda?

Forse stai già iniziando a capire…

Proprio cosi’: il rialzo di bitcoin è una questione di semplice squilibrio di domanda e offerta…come insegnano al primo anno di economia.
Infatti, dal lato dell’offerta, 1.800 bitcoin vengono attualmente “estratti” ogni giorno.
Non tutti sono venduti, ma facciamo finta che lo siano (voglio dare tutto il vantaggio possibile agli scettici).
Alla quotazione attuale di 1 bitcoin (circa $ 8,220) questi 1800 bitcoin giornalieri sono pari a $ 14,8 milioni, che in un mese fanno $ 443 milioni di nuovi bitcoin estratti.
Ora tutto cio’ che devi fare è mettere a confronto domanda e offerta e vedere cosa salta fuori.
Da un lato, abbiamo detto che in una sola piattaforma, Coinbase (e ce ne sono almeno altre 20 altrettanto importanti nel mondo) c’è una domanda mensile di 2,5 miliardi.

Dall’altra, l’offerta mensile di nuovi bitcoin ammonta appena a 443 miloni di dollari.
E, come dicevo, nelle altre piattaforme piu’ importanti, la pressione all’acquisto è abbastanza simile e si somma a quella già impressionante di Coinbase…
Mentre dal lato dell’offerta, quei 443 miloni di dollari in bitcoin restano sempre gli stessi. Non c’è nessun miracolo dei pani e dei pesci…
A questo semplice calcolo, che credo già sia capace di zittire qualunque scettico, bisogna poi aggiungere altre “aggravanti” (aggravanti per gli scettici, ma non per chi investe, ovviamente):
In questo interessante sondaggio si scopre che solo 1/3 degli attuali compratori di bitcoin ha già venduto qualcosa. La maggioranza, pari a oltre il 60%, non ha mai venduto un solo bitcoin di quelli finora acquistati.
Agli investitori individuali cosi’ poco propensi a vendere i loro bitcoin, devi aggiungere l’ingresso sul mercato di grandi hedge fund (al momento, oltre 130) che nel mondo stanno facendo man bassa di bitcoin.
Poi devi aggiungere che la CME sta per lanciare i primi futures su bitcoin (che provocheranno altre ondate di acquisti)
Che a loro volta apriranno la strada ai fondi di investimento piu’ commerciali (Etf, Fondi comuni ecc.), ancora titubanti…ma vedrai, quando si tratta di guadagnare non si tireranno indietro.
Come ciliegina sulla torta, aggiungi il fatto che il numero totale di bitcoin è fisso e immutabile, ed è pari a 21 milioni (è noto che bitcoin non è inflazionabile)

Se ancora non lo hai capito, mettendo insieme tutti questi aspetti, avrai la ricetta di una scarsità inaudita di un asset, messa come su un piatto d’argento su una delle situazioni di mercato piu’ favorevoli della storia.

Una corsa all’acquisto di proporzioni epiche, che solo un eremita sulla cima di un monte riuscirebbe a non notare.

Ora, di fronte a queste semplici cifre, vogliamo ancora parlare di bolle, di algoritmi e di complotti della Cina?

Per negare l’evidenza di queste cifre, davvero non puoi fare altro che rifugiarti in quei blog che parlano di scie chimiche o di ufo.

La realtà dei fatti invece è proprio cosi’ e non c’è altra interpretazione possibile.

Una semplice questione di domanda e offerta…

La reazione normale di fronte a tutto questo sarebbe: “cavoli, questa è un’occasione unica che non si ripeterà mai nella storia. Sono proprio fortunato a vivere in questo momento. Vediamo come posso approfittarne…!”

E invece c’è una buona fetta di popolazione che, proprio a causa di queste cifre cosi’ sbalorditive, dubita e si tira indietro.

Ormai non c’entrano piu’ la mancanza di informazioni o la difficoltà a investire.

Siamo sommersi di notizie su bitcoin e le piattaforme per investire sono sempre piu’ alla portata di tutti.

Credo che la ritrosia di alcune persone sia solo dovuta alla natura umana.

Di fronte all’inaspettata possibilità di migliorare la propria vita con poco sforzo e un grande risultato, l’umanità si divide in due.

Quelli che subito reagiscono e ne approfittano e quelli che si bloccano come fossero davanti a un fantasma.

Sono convinto di questo, quindi ormai non ci faccio piu’ caso.

Alla fine, tutto sommato, che ci posso fare?

Il mio dovere di informare l’ho fatto, poi tocca agli altri prendere una decisione.

E tu, cosa ne pensi?

A quale fetta di umanità appartieni?

Non intendo giudicarti e ti rispettero’ qualunque cosa tu faccia.

FOnte

sabato 4 novembre 2017

Quale è il momento migliore per pubblicare contenuti sui social

In fondo è semplice: l’ora migliore per pubblicare i contenuti sui social network è il momento in cui le persone che ci interessano sono su quel social network. È così che si ottiene il maggior numero di visualizzazioni, quindi di condivisioni e conseguentemente di clic.

Anche se la risposta alla domanda può sembrare semplice, in realtà, non è così facile sapere quando il pubblico che ci interessa è online ed attivo sulla piattaforma che vogliamo utilizzare.

Per fortuna alcuni grandi network, quelli che fanno milioni di visualizzazioni su Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram e Google+ hanno condotto studi accurati sul “momento migliora per postare” e hanno deciso di condividerne i risultati.

In questo articolo trovate i dati dei principali studi disponibili consolidati e riassunti.

Se invece volete approfondire da soli e capire i diversi risultati di ciascuna ricerca potete farlo consultando le fonti che noi stessi abbiamo usato per questo post.



Quale è il momento migliore per pubblicare contenuti su Facebook?



il momento migliore per pubblicare su Facebook


Il momento migliore per postare su Facebook va dalle 13 alle 16 sia in settimana che nei week-end.

In particolare
Sabato e domenica delle 12 alle 13
Giovedì e venerdì dalle 13 elle 16
Mercoledì alle 15

Per attività B2B i giorni migliori sono giovedì e venerdì. La gente è più felice di venerdì e condivide più volentieri una notizia.

Per attività B2C il weekend è il momento migliore con un engagement superiore del 32% rispetto al resto della settimana.

Bene anche le 9 di mattina nei giorni feriali, mentre il momento peggiore è prima delle 8 di mattina o dopo le 20.


L’ora migliore per Twittare

il momento migliore per twitter


Su Twitter il momento migliore per pubblicare un contenuto va dalle 12 alle 15 nei giorni feriali, con un picco anche alle 17.

Per attività B2B i giorni migliori sono quelli feriali durante l’orario di lavoro con un +16% in termini di retweet e clic.

Per attività B2C meglio in weekend che fa segnare un +17% in termini di engagement

In particolare:
Giovedì dalle 17 alle 18
Giorni feriali dalle 12 alle 15 e poi alle 17
Buoni risultati anche dalle 6 alle 7 di mattina e dalle 21 alle 22

Molte persone usano Twitter durante il trasferimento verso il lavoro e poi nelle pause della giornata lavorativa. Tenetelo presente.

Il momento migliore per pubblicare su LinkedIn

Il momento migliore per pubblicare su LinkedIN


LinkedIn è un network professionale, molte persone lo consultano come fosse un quotidiano, quindi prima di andare a lavoro oppure alla fine della giornata lavorativa.

I giorni feriali sono i migliori, soprattutto quelli centrali: martedì, mercoledì e giovedì.

Quindi quali sono i giorni e le ore migliori per pubblicare su LinkedIn?
Mercoledì dalle 10 alle 11 (top)
Mercoledì, giovedì e venerdì dalle 7,30 alle 8,30;
Giorni feriali alle 12 e dalle 17 alle 18

Per individuare il momento perfetto pensate che Linkedin viene usato soprattutto prima che inizia la giornata lavorativa e quando sta volgendo al termine, gli orari possono essere diversi a seconda del settore in cui si opera, dalla stagione o dal tipo di figura a cui ci si indirizza.


Quale è il momento migliore per pubblicare su Instagram?

Il momento migliore per pubblicare su Intagram


Instagram ha un coinvolgimento costante dei propri utenti durante tutti i giorni della settimana, con prestazioni leggermente migliori il lunedì e leggermente più basse la domenica.

Quindi ecco i giorni e gli orari migliori per pubblicare foto su Instagram:

Lunedì e giovedì tutti gli orari tranne dalle 15 alle 16
Video: tutti i giorni alle 9 e alle 20
Buoni risultati anche alle 17


Consiglio generale

Questi sono gli orari e i giorni migliori per pubblicare contenuti sui vari social network ed ottenere il maggior numero di condivisioni e clic, Prima di tutto però imparate da voi stessi, guardate le statistiche dei vostri post per capire se il vostro specifico pubblico ha abitudini o preferenze differenti. Nessuno meglio di voi stessi può conoscere i propri follower.

fonte

https://www.digitalic.it/internet/lora-migliore-pubblicare-contenuti-sui-social-network

lunedì 30 ottobre 2017

LA RIMOZIONE DEI BLOCCHI

Il programma neuroacustico «La rimozione dei blocchi» è destinato all’eliminazione dei blocchi psico-emozionali presenti nel nostro subconscio.
A volte cerchiamo di raggiungere un obiettivo, per esempio, prendere una laurea o un diploma, aprire un’impresa, realizzare qualche desiderio importante, ma il subconscio sembra di opporre una resistenza (forse a causa dei traumi infantili, complessi o convinzioni), e più delle volte questo stato di cose porta all’insuccesso. Voi vorreste realizzare un sogno, ma in realtà create delle barriere insormontabili che bloccano il raggiungimento dell’obiettivo.

Le cause di tali insuccessi è, più delle volte, dentro noi stessi. Se la vostra coscienza vi spinge a imparare un mestiere, a guadagnare un po’ di soldi, a realizzare un sogno, il subconscio potrebbe ritenerlo impossibile a causa dei freni interiori (blocchi psicologici, traumi, convinzioni), e sarete destinati a fallire.
Proprio per rimuovere questi blocchi del subconscio è stato creato questo programma.

Link del programma: La rimozione dei blocchi


IL NUOVO MARKETING

Il nuovo marketing si fonda su questo atteggiamento: tu mostri ciò che sei in grado di fare e poi attendi che siano i clienti a cercarti e trovarti. I motori di ricerca in rete, grazie all’utilizzo delle parole chiave, consentono di fare ciò che una volta nel marketing non era possibile: vieni trovato solo da chi cerca il tuo servizio. Là fuori ci sono migliaia o milioni di clienti che stanno cercando ciò che tu hai da offrire, si tratta solo di entrare in comunicazione con loro, non di battere a tappeto un quartiere nel tentativo di convincere le persone più influenzabili a comprare, come fa chi lavora ancora con la vecchia concezione di marketing. Non telefoni a casa di nessuno per informarlo sulla “nuova conveniente offerta” e non suoni al campanello di nessuno. Devi far sapere al mondo che ci sei e quali sono le esigenze che il tuo prodotto soddisfa – oggi internet permette di fare questo con molta più facilità di prima –, ma non c’è bisogno che tu sia aggressivo, invadente o prepotente. Il cliente non deve sentirsi a disagio e pensare: «Oddio, eccolo che parte con il discorso sui rischi di non estendere l’assicurazione anche al cane!» Il macho-marketing ha funzionato fino agli anni ’90, quando il cliente era an- cora visto come una preda e le fette di mercato come porzioni di territorio da conquistare combattendo, ma la crisi sta cambiando le carte in tavola e le specie che non si adattano rapidamente al cambiamento... si estinguono.

Salvatore Brizzi

La Via della Ricchezza
Il denaro al servizio dell'umanità
Voto medio su 2 recensioni: Da non perdere
€ 15

venerdì 27 ottobre 2017

«Coloro che dicono: “Stiamo aspettando un’occasione” si ingannano ...

«Coloro che dicono: “Stiamo aspettando un’occasione” si ingannano, e sono tratti in inganno esclusivamente da se stessi. L’occasione non si presenterà domani. È già arrivata, è sempre stata qui. Era presente anche quando tu non esistevi. L’esistenza è un’occasione, esistere è l’occasione!
Non dire: “Domani mediterò, domani amerò, domani avrò un rapporto festoso con l’esistenza”. Perché domani? Il domani non arriva mai. Perché non ora? Perché rinviare?»
Osho, Il gioco della vita, Carta #45 – Vivi totalmente


domenica 22 ottobre 2017

... QUANDO PASSA IL TRENO

Per cambiare il mondo bisogna essere puntuali. Nella fucina degli startupper italiani che creano il futuro, chi ritarda un minuto resta fuori.

«La regola — dice Marco, studente- imprenditore trevigiano di 17 anni — chiarisce che il cambiamento corre e travolge invisibilmente tutti. Chi non è pronto, quando passa il treno missile dell'economia digitale, non sale più e paga il prezzo di svegliarsi nel cimitero del passato»

Le regole del Trader Samurai














"Le regole del Trader Samurai sono semplici:

- Compera quando la marea sale;
- Vendi quando la marea scende;
- Quando sei indeciso, semplicemente, attendi.


L'insidia di voler teorizzare i movimenti azionari è
grande quanto la tentazione di volerli banalizzare.
Operare in borsa non è un gioco, ma è un lavoro in
tutto e per tutto, per il quale è necessario avere una
volontà incrollabile, oltre al tempo, al denaro e a una
buona preparazione teorica accompagnata da una
corroborata esperienza personale.
Quest'ultima permette l'aggiornamento delle teorie
che forniscono costantemente nuovi spunti per altre
esperienze. Si avvia così un sistema di reciproco
perfezionamento, sia delle teorie stesse che dei
risultati.
Diviene necessario che ogni trader professionista
trovi la propria strada. Ci sono decine di tecniche e
teorie diverse, spesso in contrapposizione tra loro, e
se conoscerle tutte è importantissimo, sceglierne una
è vitale.
La ripetitività dei comportamenti umani gioca a
favore del trader attento ai minimi cambiamenti,
occorre trasformare la conoscenza in consapevolezza.
Il nemico peggiore per un Trader Samurai è la paura,
capace di governare le azioni e di soggiogare la
volontà. Solo agendo senza paura si acquisisce la
necessaria visione neutra.
La paura della perdita paralizza la mano, offusca la
mente, annebbia la vista. Non si gestisce un trade ma
lo si governa con la speranza.

Il trading è guerra. E la guerra per essere vinta
richiede mezzi, tecniche, tattiche e molto pelo sullo
stomaco. Ogni guerra porta con sé un pesante carico
di sofferenza, di ferite, di morte. Vittoria o sconfitta.
Profitto o perdita. Gestione professionale o casualità.

L’EGO, quando è causa di grosse perdite, indica
anche il responsabile. Si chiama SFORTUNA, ma
non credetegli, è un complice dell’EGO. La sfortuna
non esiste. Ognuno è fabbro del proprio destino e
questo, in cuor suo, l’EGO lo sa benissimo.
Le tecniche di trading sono secondarie, il nemico da
conoscere e da combattere è dentro di noi, è il nostro
EGO che bisogna riuscire a separare da ogni
operazione di borsa.

La paura governa le azioni. Paralizza davanti ai
monitor rendendo passiva la gestione del trade. Che
si vinca o che si perda si trema. Per la perdita del
capitale o per la perdita del profitto"."Le regole del Trader Samurai sono semplici:

- Compera quando la marea sale;
- Vendi quando la marea scende;
- Quando sei indeciso, semplicemente, attendi.


L'insidia di voler teorizzare i movimenti azionari è
grande quanto la tentazione di volerli banalizzare.
Operare in borsa non è un gioco, ma è un lavoro in
tutto e per tutto, per il quale è necessario avere una
volontà incrollabile, oltre al tempo, al denaro e a una
buona preparazione teorica accompagnata da una
corroborata esperienza personale.
Quest'ultima permette l'aggiornamento delle teorie
che forniscono costantemente nuovi spunti per altre
esperienze. Si avvia così un sistema di reciproco
perfezionamento, sia delle teorie stesse che dei
risultati.
Diviene necessario che ogni trader professionista
trovi la propria strada. Ci sono decine di tecniche e
teorie diverse, spesso in contrapposizione tra loro, e
se conoscerle tutte è importantissimo, sceglierne una
è vitale.
La ripetitività dei comportamenti umani gioca a
favore del trader attento ai minimi cambiamenti,
occorre trasformare la conoscenza in consapevolezza.

Il nemico peggiore per un Trader Samurai è la paura
,
capace di governare le azioni e di soggiogare la
volontà. Solo agendo senza paura si acquisisce la
necessaria visione neutra.
La paura della perdita paralizza la mano, offusca la
mente, annebbia la vista. Non si gestisce un trade ma
lo si governa con la speranza.

Il trading è guerra. E la guerra per essere vinta
richiede mezzi, tecniche, tattiche e molto pelo sullo
stomaco. Ogni guerra porta con sé un pesante carico
di sofferenza, di ferite, di morte. Vittoria o sconfitta.
Profitto o perdita. Gestione professionale o casualità.

L’EGO, quando è causa di grosse perdite, indica
anche il responsabile. Si chiama SFORTUNA, ma
non credetegli, è un complice dell’EGO. La sfortuna
non esiste. Ognuno è fabbro del proprio destino e
questo, in cuor suo, l’EGO lo sa benissimo.
Le tecniche di trading sono secondarie, il nemico da
conoscere e da combattere è dentro di noi, è il nostro
EGO che bisogna riuscire a separare da ogni
operazione di borsa.

La paura governa le azioni. Paralizza davanti ai
monitor rendendo passiva la gestione del trade. Che
si vinca o che si perda si trema. Per la perdita del
capitale o per la perdita del profitto".

giovedì 19 ottobre 2017

21 atteggiamenti mentali da ricchi adottabili fin da subito

21 atteggiamenti mentali da ricchi adottabili fin da subito 06 ottobre 2015 97917 Gestire il proprio denaro ha a che fare con la psicologia e la nostra mentalità più di quel che si possa pensare. Questo è ciò che Napoleon Hill predicava nel suo libro di successo del 1937 “Pensa e arricchisci te stesso”, risultato dal suo intenso studio di più di 500 milionari che si sono fatti da sé. Steve Siebold, milionario che si è fatto da sé e che ha intervistato 1200 persone tra le più ricche del pianeta negli ultimi 30 anni, è d’accordo. Per quanto possa sembrare strano, diventare ricchi spesso ha a che fare più con la mentalità che non con i soldi, scrive nel suo libro “How Rich People Think”. 

Ecco 21 atteggiamenti mentali da ricchi che si possono adottare fin da subito: I ricchi pensano che la povertà sia la causa di tutti i mali ... mentre le persone comuni pensano che il denaro sia la causa di tutti i mali. Secondo Siebold, nelle comunità a basso reddito un certo tipo di vergogna è associato al “diventare ricchi”. “Alla persona comune è stato fatto un lavaggio del cervello per far credere che i ricchi o sono fortunati o sono disonesti” scrive. “I veri ricchi invece sanno che sebbene avere soldi non garantisca la felicità, rende di sicuro la vita più facile e gradevole”. 

I ricchi pensano che l’egoismo sia una virtù ... mentre le persone comuni pensano che l’egoismo sia un vizio. “I ricchi cercano di rendersi felici. Non cercano di far finta di salvare il mondo”, ha detto Siebold a Business Insider. Il problema è che la classe media vede questo come una cosa negativa e ciò li fa restare poveri. “Se non ti occupi di te stesso, non sei in grado di aiutare nessun altro. Non puoi dare quel che non hai”. 

I ricchi hanno una mentalità pronta all’azione ... mentre le persone comuni hanno una mentalità da lotteria. “Mentre le masse aspettano di giocare i numeri giusti e pregano la dea fortuna, i grandi risolvono i problemi”, scrive Siebold. “L’eroe [atteso dalla maggior parte delle persone] può essere Dio, il governo, il loro boss o il loro partner. È il modo di pensare della persona comune che riproduce questo approccio alla vita e al vivere mentre le lancette dell’orologio continuano a correre”. 

I ricchi credono all’importanza di acquisire conoscenze specifiche ... mentre le persone comuni pensano che la strada della ricchezza sia lastricata dall’istruzione formale. “Poche persone di successo mondiale hanno un’educazione formale, ma hanno ammassato la loro ricchezza grazie all’acquisizione, e successiva vendita, di conoscenze specifiche”, scrive Siebold. “Intanto le masse sono convinte che i master universitari e i dottorati siano la via per la ricchezza, principalmente perché sono intrappolate nella linea di pensieri lineare, che impedisce loro di possedere alti livelli di coscienza ... I ricchi non sono interessati ai mezzi, ma solo ai fini”. 

I ricchi sognano il futuro ... mentre le persone comuni hanno nostalgia dei tempi andati. “Le persone che credono che i loro giorni migliori siano ormai passati diventano raramente ricche e spesso soffrono di infelicità e depressione”, scrive Siebold. “I milionari che si sono fatti da sé diventano ricchi perché vogliono scommettere su se stessi e proiettano i loro sogni, le loro mete e le loro idee nel futuro sconosciuto”. 

I ricchi pensano ai soldi in modo logico ... mentre le persone comuni guardano ai soldi con emozione. “Una persona ordinariamente intelligente, ben educata e in qualche modo di successo può improvvisamente diventare una persona con pensieri fondati sulla paura, motivati dalla penuria, la cui aspirazione più grande è raggiungere una comoda pensione”, scrive Siebold. “I ricchissimi vedono il denaro come quel che è e quel che non è, attraverso gli occhi della logica. Sanno che i soldi sono uno strumento fondamentale che offre opzioni e opportunità”. 

I ricchi seguono le loro passioni ... mentre le persone comuni guadagnano facendo cose che non amano. “Le persone comuni credono che i ricchi lavorino tutto il tempo”, dice Siebold. “Ma una delle strategie più intelligenti dei ricchissimi a livello mondiale è fare ciò che amano e trovare il modo di farsi pagare per farlo”. D’altro canto, i membri della classe media accettano dei lavori che non amano “perché hanno bisogno di soldi e sono stati educati a scuola e condizionati dalla società a vivere in un mondo dal pensiero lineare che equipara il guadagnare soldi allo sforzo fisico o mentale”. 

I ricchi non vedono l’ora di imbarcarsi in una sfida ... mentre le persone comuni si fanno poche illusioni in modo da non rimanere mai deluse. “Gli psicologi e altri esperti di salute mentale spesso consigliano alle persone di fissarsi delle aspettative basse per la loro vita in modo da non restare delusi”, scrive Siebold. Ma continua: “senza avere aspettative enormi nessuno diventerà mai così ricco da poter vivere i propri sogni”. 

I ricchi usano il denaro di altre persone ... mentre le persone comuni credono che sia necessario avere soldi per generare altri soldi. Siebold dice che i ricchi non hanno paura di finanziare la loro fortuna con i portafogli degli altri. “I ricchi sanno che non essere abbastanza solventi da potersi permettere qualcosa non è un fatto rilevante. La vera domanda è: “Vale la pena comprare, rincorrere o investire in questo?”. 

I ricchi sanno che i mercati sono guidati dalle emozioni e dall’avidità ... mentre le persone comuni credono che siano condotti dalla logica e dalla strategia. “I ricchi sanno che le emozioni principali che guidano i mercati finanziari sono la paura e la cupidigia e tengono conto di questo nei loro commerci e nelle tendenze che osservano”, scrive Siebold. “Questa conoscenza della natura umana e il suo impatto sull’intermediazione finanziaria, dà loro un vantaggio strategico nel creare una ricchezza maggiore attraverso leve finanziarie”. 

I ricchi insegnano ai loro figli come diventare ricchi ... mentre le persone comuni insegnano ai loro figli come sopravvivere. I genitori ricchi insegnano ai loro figli ancora in tenera età a distinguere nel mondo “chi ha” e “chi non ha”, dice Siebold. Anche se molte persone dicono che Siebold sostenga l’idea di elitismo, lui non è d’accordo. “[Le persone] dicono che i genitori insegnano ai loro figli a guardare le masse dall’alto in basso perché sono povere. Questo non è vero”, scrive. “Ciò che insegnano ai loro figli è guardare il mondo attraverso gli occhi della realtà obiettiva, come la società è veramente.” 

I ricchi trovano la serenità nella ricchezza ... mentre le persone comuni si lasciano stressare dal denaro. La ragione per cui le persone ricche guadagnano ancor più ricchezza è che non hanno paura di ammettere che il denaro possa risolvere la maggior parte dei problemi, dice Siebold. “[La classe media] vede il denaro come un male necessario e senza fine che bisogna sopportare perché fa parte della vita. Ma i ricchissimi a livello mondiale vedono il denaro come un gran liberatore e avendone abbastanza possono comprare la serenità finanziaria”.

I ricchi preferiscono educarsi piuttosto che divertirsi ... mentre le persone comuni preferiscono divertirsi piuttosto che educarsi. Anche se i ricchi non credono nel perseguire la ricchezza attraverso l’istruzione formale, apprezzano comunque l’importanza di imparare anche dopo aver finito l’università, spiega Siebold. “Entra nella casa di una persona ricca e una delle prime cose che vedi è un gran scaffale di libri, usati per educare se stessi su come acquisire ancor più successo”, scrive. “La classe media legge romanzi, giornali scandalistici e riviste di intrattenimento”. 

I ricchi vogliono circondarsi solo di chi la pensa come loro ... mentre le persone comuni pensano che i ricchi siano degli snob. Il modo negativo di pensare ai soldi che avvelena la classe media fa sì che i ricchi vogliano passare il tempo solo con altri ricchi, dice Siebold. “[I ricchi] non possono permettersi di vedere tutto nero”, scrive. “Questo viene spesso interpretato dalle masse come snobismo. Etichettare i ricchissimi del pianeta come degli snob è un modo per far sentire meglio le classi medie a proposito della loro scelta di seguire il cammino verso la mediocrità”. 

I ricchi si concentrano sui guadagni ... mentre le persone comuni si concentrano sui risparmi. Siebold teorizza che i ricchi si concentrano su ciò che otterranno correndo dei rischi, piuttosto che proteggere quel che hanno. “Le masse sono così concentrate sulla raccolta di buoni sconto e sul vivere in modo frugale da lasciarsi sfuggire le grandi opportunità”, scrive. “Perfino nel bel mezzo di una crisi di flusso di cassa, i ricchi rifiutano di dare troppa importanza agli spiccioli, come fanno le masse. Sono abilissimi invece nell’indirizzare la loro energia mentale esattamente dove dovrebbe essere: sulle grandi somme di denaro”. 

I ricchi sanno quando correre rischi ... mentre le persone comuni agiscono cautamente con il denaro. “Far leva è il motto dei ricchi”, scrive Siebold. “Ogni investitore perde denaro di tanto in tanto, ma i ricchi sanno che potranno sempre guadagnare di più, indipendentemente da quel che succede”. 

I ricchi trovano conforto nell’incertezza ... mentre le persone comuni vogliono essere rassicurate. “Il comfort fisico, psicologico ed emotivo è lo scopo principale della classe media”, scrive Siebold. “I pensatori di classe mondiale imparano presto che diventare un milionario non è cosa facile e che la necessità di comfort può avere un effetto devastante. Imparano a sentirsi sicuri mentre operano in un perenne stato di incertezza”. 

I ricchi si aspettano di produrre denaro ... mentre le persone comuni si aspettano di avere delle difficoltà. “Non ascoltare gli scettici che ti dicono che la vita deve essere difficile e che devi essere grato di quel che hai”, scrive Siebold su Business Insider. Devi pensare alla grande. Allora perché no un milione di euro? I ricchi sono ossessionati dal successo ... mentre le persone comuni credono che ‘ossessione’ sia una parolaccia. “La verità è che i ricchi hanno un’ossessione sana nel cercar di ottenere ciò che vogliono, inclusi i soldi”, scrive Siebold. “I ricchi vedono gli affari e la vita come un gioco, ed è un gioco che vogliono vincere”. Pensa a quel che vuoi ottenere e visualizza il modo preciso di come lo otterrai, consiglia Siebold. Servirà un certo livello di disciplina per “vincere”. 

I ricchi considerano il denaro come un amico ... mentre le persone comuni lo vedono come un nemico. “Molte persone hanno una relazione con il denaro anormale, antagonistica. In fin dei conti ci viene insegnato che il denaro è insufficiente, difficile da guadagnare e ancor di più da conservare”, scrive Siebold. “Se vuoi iniziare ad attirare il denaro, smetti di vederlo come il tuo nemico e consideralo come uno dei tuoi più grandi alleati. É un amico che ha il potere di eliminare le notti insonni piene di preoccupazioni e male fisico e può perfino salvarti la vita. I ricchi vedono il denaro come un amico speciale che può aiutarli come nessun altro amico può fare e questi sentimenti positivi permettono di costruire una relazione più forte di giorno in giorno”. I ricchi sanno che si può avere tutto ... mentre le persone comuni credono di dover scegliere tra una bella famiglia e la ricchezza. L’idea che la ricchezza si ottenga solo alle spese del tempo passato in famiglia non è nient’altro che un “pretesto”, dice Siebold. “Le masse hanno subito un lavaggio del cervello e credono all’equazione o l’uno o l’altro”, scrive. “I ricchi sanno che si può avere tutto ciò che si vuole se si affrontano le sfide con una mentalità radicata nell’amore e nell’abbondanza”.

Leggi di più su https://it.insider.pro/lifestyle/2015-10-06/21-atteggiamenti-mentali-da-ricchi-adottabili-fin-da-subito/

sabato 14 ottobre 2017

JACK MA, FONDATORE DI ALIBABA:

"Le peggiori persone alle quali vendere o con le quali avere a che fare sono le persone POVERE (POVERE DI ELASTICITÀ MENTALE)
Dai loro qualcosa GRATUITAMENTE: penseranno che sia una trappola. Dì loro che è un PICCOLO INVESTIMENTO: ti diranno che non ne vale la pena. Dì loro di investire tanto: ti diranno che NON HANNO DENARO.
Digli di PROVARE COSE NUOVE: ribatteranno che non sono sicure o testate. Digli che è un modo comune di fare BUSINESS: ti risponderanno che è DIFFICILE. Digli che è un nuovo modo di fare le cose: ti diranno che è una TRUFFA, uno Schema Ponzi o una frode.
Digli di aprirsi un negozio: ti diranno che li IMPEGNA troppo e non li lascia ABBASTANZA LIBERI.
Digli di dedicarsi a un nuovo business: ti diranno che non hanno le COMPETENZE.
I POVERI e i FALLITI hanno certamente alcune cose in comune: amano cercare le cose su Google, ascoltare amici e conoscenti che sono falliti e senza speranza come loro.
Chiedigli cosa sanno REALMENTE fare di valore: non sapranno risponderti.
Le persone povere lo sono e falliscono nella vita per un comportamento che hanno in comune: passano tutta la loro vita ad ASPETTARE."

giovedì 12 ottobre 2017

Le persone più ricche del mondo costruiscono reti

Le persone più ricche del mondo costruiscono reti. Tutti gli altri sono addestrati a cercare lavoro" (Robert T. Kiyosaki)

Come Robert Kiyosaki ci insegna, non hai bisogno di un buon lavoro, hai bisogno di un buon sistema. Questa è la tua opportunità per rompere il circolo del lavorare per soldi e cominciare a fare in modo che i soldi lavorino per te.

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sabato 7 ottobre 2017

Ecco come Larry Williams ha guadagnato milioni


Ecco come Larry Williams ha guadagnato milioni

Larry Williams è un trader contemporaneo piuttosto celebre. Uno dei successi più noti, fu quando fece crescere un conto da 10.000 dollari, fino ad oltre un milione di dollari. Durante un corso in Italia qualche anno fa, ho avuto modo di ascoltarlo e tra le altre cose affermò di aver replicato l’impresa più volte nel corso della sua carriera. Chiaramente ci fa piacere per lui, ma lo scopo dell’articolo non è tanto dare questa notizia, ma piuttosto analizzare il suo modo di lavorare, per seguire il suo esempio. Senza dubbio il suo lavoro è fonte di ispirazione per molti di noi.

Larry Williams ha scritto molti libri. In particolare ce ne uno che tratta questo argomento, si chiama “How I made one million dollars last year trading commodities“ in italiano significa “Come ho guadagnato un milione di dollari, lo scorso anno, lavorando sulle materie prime“. Questo libro si trova solo in inglese, mentre in italiano è possibile trovare “I segreti del trading di breve termine” che tratta più in generale la sua visione del business.

Attraverso lo studio dei suoi libri si rileva subito che il suo stile di trading preferito è il position trading o trading di lungo termine. Ripeto testualmente cosa scrive in un suo libro “...catturare i grandi movimenti di prezzo è stato l’unico modo in cui sono stato in grado di guadagnare milioni di dollari…“. Quindi non ha fatto fortuna con il Day Trading, ma con il trading di lungo termine. Inoltre aggiunge “…è stato l’unico sistema che mi ha permesso di compensare le perdite che invariabilmente fanno parte del business…“.

Immediatamente emerge che Larry Williams si è posto il problema di far quadrare il bilancio, come è naturale. Pertanto per garantire profitti sufficienti ha scelto il trading di lungo termine, poiché tale approccio consente di lavorare con un rischio basso e profitti elevati, quando il mercato sviluppa ampie tendenze. Voglio inoltre precisare che con “ampie tendenze” non mi riferisco a tendenze che durano mesi o anni, come poteva capitare in passato. Per fare un buon lavoro sono sufficienti variazioni di mercato più ampie del rischio esposto. Quindi un rapporto rischio rendimento pari a 1-3, 1-5, 1-10 e così via. Chiaramente più la variazione è ampia, maggiori saranno i profitti.

Nel sui libri a più riprese spiega, che non è possibile produrre grandi profitti con le sole variazioni giornaliere o addirittura con i movimenti intraday, sui time frame più bassi. Non è possibile perché per produrre un grande profitto, con una variazione di mercato ridotta, siamo obbligati ad esporre un grande rischio. Esponendo un grande rischio, si accumulano inevitabilmente grandi spese. Pertanto il trading basato solo su brevi variazioni di mercato non ha i numeri per far quadrare il bilancio.

Aggiunge che solo in poche occasioni ha avuto modo di vedere all’opera ottimi trader, dotati di grande intuito, che erano in grado di far funzionare un trading dal rischio elevato e basato su brevi variazioni di mercato. Questo significa che alcuni riescono a far funzionare qualcosa che sulla carta non funziona, ma si tratta di veri esperti dotati di un formidabile intuito, piuttosto che di una formidabile tecnica.

Un altro punto a favore del position trading e che è in grado di mettere il trader in una condizione di vantaggio. Tale posizione di vantaggio si determina nel momento in cui il trader è in grado di ridurre o annullare il rischio. Quando il trader riduce il rischio o lo annulla è in grado di aspettare i tempi del mercato per sfruttare ampie variazioni di mercato.

In presenza di una analisi di tipo strategico è possibile determinare una prospettiva. Una volta ridotto o annullato il rischio è possibile attendere comodamente i tempi del mercato, senza esporre un rischio, per attendere lo sviluppo della prospettiva analizzata. Chiaramente non si tratta di una metodologia che produce solo profitti, lo stesso Larry Williams spiega a più riprese, che è necessario gestire adeguatamente le spese e mantenere sotto controllo il rischio.

Tutto l’approccio viene però supportato da una certezza, che quando arrivano i profitti saranno decisamente più ampi rispetto al rischio esposto e quindi consentiranno di pagare le spese e produrre un profitto netto. Inoltre il position trading non è stressante, si espone sempre un rischio basso ed è richiesta una maggiore attenzione solo per poche ore, durante la gestione dei nuovi setup.

Se andiamo ad analizzare il lavoro di molti altri trader celebri, ci rendiamo conto che tutti invariabilmente avevano scelto questa via per prosperare. Il Day Trading va bene, ma ogni trader dovrebbe prevedere sempre una via aperta verso il trading di lungo termine, per prosperare oltre ogni aspettativa.

raccolta libri sul trading

https://www.macrolibrarsi.it/search/?search3=trading&pn=2812

giovedì 21 settembre 2017

Programma per lo sviluppo della comunicativita’

PER RELATORI, NET WORKER, INSEGNATI STUDENTI ECT... NON PERDETEVI QUESTA POSSIBILITA'

Non inganni quel nome così “tecnico”; non è solo un programma per comunicare meglio, è un qualcosa che:
- cambia la percezione che le persone hanno di te, soprattutto se devi dare un esame o devi fare una relazione;
- ti regala molta sicurezza e “scioltezza” nel comunicare;
- facilità persino lo studio del materiale che devi imparare.


A volte bastano uno o due ascolti, per sentire degli effetti.
Questo programma è destinato per lo sviluppo di capacità (verbale) di comunicazione, sarà facilitata la comunicazione con le persone, diventa più facile esprimersi. L'impatto del programma è su 2 livelli: livello uno. Il programma utilizzato il vettore frequenza è indagato a 141, 27Gc tasso è il tasso di chakra della gola (Višudhi) è anche la frequenza del pianeta Mercurio. Questa frequenza di sblocco del chakra della gola, ha un effetto benefico sulla nostra capacità di esprimere i pensieri.



Il secondo livello è alternato con onde alfa e beta , in modo tale da incoraggiare le abilità verbali. L'effetto combinato di primo e secondo livello vi aiuterà a migliorare le vostre abilità di comunicazione.


Come usare questo programma? Per ottenere risultati che è necessario utilizzare questo programma come una meditazione. Ascolto in background in qualsiasi altra occupazione non porterà il risultato desiderato. Devi chiudere gli occhi e concentrarsi sulla respirazione, entrare in uno stato meditativo, solo allora lo porterà. Come meditare? Assumere una posizione confortevole corpo, essere sicuri di chiudere gli occhi, interrompere il dialogo interno e in pochi minuti sarete in un piacevole stato di rilassamento. Prima della meditazione, si consiglia di bere un bicchiere di acqua pura. Questo programma, è auspicabile per ascoltare in cuffia, ma non obbligatorio, è possibile utilizzare gli altoparlanti. ATTENZIONE! Lavorare con questo programma preferibilmente la mattina o il pomeriggio. Quando si lavora con il programma nelle ore serali in persone sensibili può causare insonnia. Questo programma non è consigliato a persone affette da epilessia, persone con pacemaker, donne incinte e adolescenti fino ai 16 anni.

mercoledì 20 settembre 2017

LIBRO DI TRADING CONSIGLIATO

La trendline, una retta che unisce massimi o minimi relativi, secondo l’orientamento del mercato. Nulla vi è di più semplice in analisi tecnica ma, probabilmente, nulla vi è nemmeno di più complesso, al punto che nell’ultimo decennio il mercato editoriale non ha visto la pubblicazione di alcun libro specificamente dedicato all’argomento. Tanto meno si è scritto dei metodi delle trendline di Alan Andrews, che pure, come avrete voi stessi modo di appurare leggendo, sono di una chiarezza applicativa e ideativa straordinaria, e probabilmente di un’altrettanto straordinaria efficacia, o almeno questa è l’opinione dell’autore del presente libro, Patrick Mikula, consulente di trading che ha dedicato oltre dieci anni della sua vita allo studio di innumerevoli metodologie operative basate sulle trendline, riconoscendo infine ai metodi delle trendline di Andrews una correlazione con i mercati assolutamente unica, tale da condurlo a ravvisare in essi «il valido fondamento di un redditizio sistema di trading».




http://www.tradinglibrary.it/scheda-libro/mikula-patrick/sistemi-di-analisi-tecnica-basati-sulle-trendline-9788888253633-135919.html

sabato 16 settembre 2017

CAMELBACK di Joe Ross: La Strategia Completa

Joe Ross ci ha insegnato la strategia Camelback, una semplice ma efficace stratgia di Scalping valida su tutti i Timeframe. La Camelback è utilizzata da Trader professionisti ma è particolarmente adatta anche ai principianti. Vediamola insieme

Da Forex Facile -
22 luglio 2015




INDICE DEI CONTENUTI
[nascondi]
1 Gli strumenti necessari per la strategia Camelback
2 Iniziamo ad operare con al Strategia Camelback di Joe Ross
3 I segnali di entrata per la Strategia Camelback
4 Chiariamo cosa sono i Massimi e Minimi locali
5 Esempio di Ingresso SHORT
6 Esempio di Ingresso LONG
7 Il Trader’s Trick Entry di Joe Ross applicato alla Camelback
8 QUANDO NON USARE LA STRATEGIA CAMELBACK
9 Come esercitarci con la Camelback di Joe Ross

Oggi vi presento una strategia di trading (valida anche per le opzioni binarie) ideata dal Maestro del Trading Joe Ross.

La strategia Camelback è una strategia molto semplice e applicabile anche da chi sta iniziando a negoziare per la prima volta, infatti richiede l’utilizzo di pochi e semplici indicatori tecnici e funziona su qualsiasi timeframe temporale.

Il punto fondamentale della strategia Camelback è assicurarci di operare in un mercato in Trend, non importa che sia uptrend o downtrend.

Diamo per scontato che sappiate identificare un mercato in Trend o in Range, eventualmente potete rinfrescarvi le idee leggendo questo articolo.


Gli strumenti necessari per la strategia Camelback

vediamo gli strumenti diretti da inserire per la tecnica Camelback di Joe Ross:
Una media mobile esponenziale a 15 periodi (EMA)
Una media mobile semplice a 40 periodi impostata sui massimi(High SMA)
Una media mobile semplice a 40 periodi impostata sui minimi (Low SMA)

Quindi dopo aver verificato che il mercato si trovi in un effettivo stato di Trend, impostiamo gli indicatori della nostra Piattaforma di trading con i parametri sopra elencati.

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IL PRINCIPIO DELL'ALTERNANZA DEL PREZZO


Inseriamo gli indicatori: clicca sul pulsante F+ dalla barra degli strumenti e seleziona Moving Average.
clicca per ingrandire

Si aprirà la schermata delle medie mobili e impostiamo quelle che ci servono come sono state descritte precedentemente, consiglio anche di scegliere colori diversi, ad esempio il rosso per la EMA a 15 periodi e il blu per entrambe le SMA a 40 periodi, così da non confonderci tra le 3 linee che si creeranno sul grafico.


Iniziamo ad operare con al Strategia Camelback di Joe Ross

Una volta impostate correttamente le medie mobili, noteremo che le due SMA blu formeranno un canale molto importante per la nostra Camelback, infatti ci indicano che quando il prezzo si trova all’interno del canale noi NON dobbiamo aprire nessuna posizione, nell’immagine sottostante abbiamo evidenziato questa zona di non operatività con delle X.

I nostri punti di entrata dovranno essere ricercati quando il prezzo si trova al di sopra del canale in un Uptrend e al di sotto del canale in un Downtrend.
I segnali di entrata per la Strategia Camelback

Dopo esserci assicurati di essere in Trend e di trovarci al di sopra o al di sotto del canale delle medie, possiamo ricercare un segnale di entrata quando la SMA a 15 periodi è obliqua, elemento tra l’altro che conferma la presenza del nostro trend.


SI CREA UN PUNTO DI ENTRATA IN ACQUISTO/VENDITA QUANDO IL PREZZO SI TROVA AL DI SOPRA/SOTTO DEL CANALE E NEL MOMENTO IN CUI ROMPE LA BARRA CHE FORMA UN MINIMO/MASSIMO LOCALE
Chiariamo cosa sono i Massimi e Minimi locali

Quando operiamo con la Strategia Camelback, dobbiamo ricercare i punti Massimi e Minimi locali.
Sono MASSIMI LOCALI quelle candele che hanno il punto massimo superiore alla cadela che le ha precedute
Sono MINIMI LOCALI quelle candele che hanno il punto minimo inferiore alla candela che le ha precedute

Per applicare corettamente la strategia Camelback di Joe Ross, dobbiamo ricercare i massimi locali in un trend ribassista e i minimi locali in un trend rialzista.



Nell’immagine a destra, ho evidenziato tutti i massimi locali in un trend ribassista, infatti se notate, tutte le candele contrassegnate hanno un punto massimo superiore alla candela che le precede.







Se ricerchiamo un Minimo Locale in un trend rialzista invece, dobbiamo cercare tutte quelle candele con un minimo più basso della candela che le precede, vedi l’immagine a sinistra.

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Money Management e Gestione del Rischio


Tutti i punti segnati nelle due immagini precedenti sono dei potenziali punti di ingresso per la strategia Camelback.

Hai chiaro come individuare i punto Massimi e Minimi locali? Se così non fosse, scrivimi una email o un commento in fondo all’articolo e vedrò di chiarire i tuoi dubbi!

Non cadere nell’errore di confondere i Massimi/Minimi locali con l’Uncino di Ross, sono due cose diverse che utilizzano dei diversi ingressi a mercato, in questo articoloabbiamo affrontato anche questo argomento.
Esempio di Ingresso SHORT



Analizziamo questa fattispecie:
I prezzi si muovono al di sotto del canale del trend e al di sotto della EMA 15
Il trend è chiaramente ribassista e la EMA 15 ha una inclinazione verso il basso
I prezzo forma un massimo locale, cioè una candela con un punto massimo più alto della candela che la precede

Dato che tutte le condizioni della strategia Camelback si sono avverate, antriamo con un ordine SHORT alla rottura del minimo della candela che ha formato il massimo locale.
Esempio di Ingresso LONGclicca per ingrandire



In questo caso, stiamo operando con la Camelback in un mercato in trend rialzista, quindi:
I prezzi si muovono al di sopra del canale del trend e al di sopra della EMA 15
Il trend è chiaramente rialzistae la EMA 15 ha una inclinazione verso l’alto
I prezzo forma un Minimo Locale, cioè una candela con un punto minimo più basso della candela che la precede

Questa volta, entriamo LONG alla rottura del massimo della candela che ha formato il Minimo Locale.
Il Trader’s Trick Entry di Joe Ross applicato alla Camelback

Adesso che abbiamo chiaro come individuare correttamente i punti di ingresso a mercato, dovete sapere che il famoso Trader’s Trick Entry di Joe Ross (il cosidetto “trucco del trader” abbreviato in TTE), può essere applicato anche alla strategia Camelback, infatti non è sempre detto che il prezzo, superato un Massimo/Minimo locale continui la sua corsa; potrebbe ritornare indietro.

Grazie alla TTE, ampiamente descritta in questo articolo, riusciremo a chiudere in profitto il trade anche nel caso di un possibile rimbalzo… vediamo come:

Riassumendo brevemente, la TTE ci permette di anticipare i movimenti di mercato per evitare di cadere nelle trappole volute dai soggetti interni del mercato per farci aprire dei trade e farci chiudere in chiusura.

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Tecnica del Secondo Attraversamento di Joe Ross


Per anticipare il mercato, ad esempio in un trade con la strategia Camelback in mercato rialzista, possiamo acquistare alla rottura del massimo della prima barra di correzione alla candela che forma il minimo locale e non alla sua rottura del massimo.clicca per ingrandire

Questo è un classico esempio di un minimo locale formato durante un trend rialzista. La candela ‘b‘ rompe il massimo del Minimo Locale, quindi sarebbe il nostro corretto punto di ingresso con la strategia camelback ma subito dopo, nella candela ‘c‘ il prezzo invece di continuare la sua corsa inverte momentaneamente.

L’ingresso in TTE è previsto alla rottura del massimo della candela ‘a‘, e anticipando in questo modo il movimento ci troviamo in profitto anche quando il prezzo ritorna momentaneamente indietro.

Lo stesso discorso vale quando un mercato si trova in trend ribassista.
QUANDO NON USARE LA STRATEGIA CAMELBACK

Non dobbiamo usare questa tecnica quando:
Il Mercato non è in Trend
La EMA15 si muove piatta con i prezzi che la tagliano al rialzo e al ribasso
I prezzi si muovno all’interno del canale del trend formato dalle SMA40
Le rotture avvengono in GAP

Questa semplice strategia funziona con tutti gli intervalli temporali, c’è chi la utilizza anche per le opzioni binarie data la sua efficacia.

mercoledì 13 settembre 2017

Strategia Forex: Moving Average Cross

Strategia Forex: Moving Average Cross

La strategia di forex trading basata sulla Moving Average Cross è un sistema semplice che si basa sull’incrocio di due indicatori standard, l’EMA veloce (media mobile esponenziale) e l’EMA lenta.

Linee guida
Si tratta di una strategia molto facile da seguire
Gli indicatori utilizzati sono semplici
E’ facile impostare stop-loss
Le medie mobili sono lag e possono restare fino a 10 bar
E’ inefficace durante i mercati flat

Set Up della Strategia

In questa strategia del forex dovrebbero funzionare ogni coppia di valute e vari tempi dovrebbero funzionare. Per prima cosa aggiungete una media mobile esponenziale al grafico e impostate il suo periodo a 9, il colore sarà impostato sul rosso, opzionale, questa sarà la vostra media mobile veloce (FMA). A questo punto aggiungete un’altra media mobile esponenziale al grafico impostando il suo periodo a 14, il colore sarà impostato sul blu, opzionale, questa sarà la vostra media mobile lenta (SMA).

La vera minaccia a bitcoin non è la Cina

In questi giorni si parla molto degli effetti deleteri (ormai molto ridotti) sul prezzo di bitcoin e le altre criptovalute dovuti ai regolatori finanziari cinesi.
Dopo i primi giorni passati a seguire queste futili altalene di notizie (seguite da altrettanto futili altalene di quotazioni), ho realizzato che stavo solo perdendo tempo e ho ripreso a studiare i processi profondi che influenzano le criptovalute, su cui vale la pena soffermarsi molto di più.
Ho scoperto così una minaccia che a lungo termine può danneggiare molto di più l’utilizzo delle criptovalute.
Personalmente, ho sempre pensato che i governi non sono l’unico male per il nostro benessere finanziario, e non solo nel campo delle criptovalute.
Ritengo infatti che una minaccia altrettanto importante, ma spesso troppo sottostimata, provenga dal comportamento delle persone, cioè da ognuno di noi…
Facciamo un esempio…
Nel campo delle criptovalute si discute spesso se queste ci consentiranno un giorno di fare a meno di banche e governi.
In teoria infatti, la tecnologia sottostante alle criptovalute, cioè la blockchain, consente di criptare dati sensibili in modo molto più sicuro rispetto ai sistemi attuali, e di validarli conservando l’anonimato dei possessori di quei dati, senza doversi rivolgere a una terza parte che faccia da garante.
In parole povere, visto che banche e istituzioni governative esistono proprio perché finora abbiamo avuto bisogno di loro per garantire l’incolumità e la validità dei nostri dati, con la blockchain ne potremmo fare tranquillamente a meno.
Questo in teoria, appunto…
Nella pratica invece, per sapere se davvero un giorno faremo a meno di banche e governi, non basta accertarci se esista o meno una tecnologia che ci consenta di farlo.
Molto più importante è capire se le persone la adotteranno o meno…
Infatti, può anche esistere una tecnologia rivoluzionaria, ma se nessuno la adotta, questa non rivoluzionerà un bel nulla.
Tutto questo preambolo serve a introdurre un fenomeno che sto osservando da un pò di tempo e che viene abitualmente interpretato in modo positivo, mentre per me costituisce una vera e propria minaccia all’uso delle criptovalute.
Parlo dei tentativi della finanza “normale” di appropriarsi di questo mercato.
Come dicevo, questo fenomeno non viene considerato negativo, anzi…
Tempo fa ad esempio si parlava del fatto che la Società finanziaria fondata dai fratelli Winklewoss aveva chiesto alla SEC (Security and Exchange Commission) il permesso di creare un fondo di investimento in bitcoin.
Quando il fondo dei Winklewoss fu rigettato dalla SEC, il prezzo di bitcoin ebbe un calo notevole.
Si sperava infatti che l’approvazione del fondo da parte della SEC implicasse una indiretta approvazione di bitcoin da parte di questa importante istituzione governativa.
La mancata approvazione implicava al contrario, secondo il senso comune, relegare bitcoin fra i paria degli asset di investimento…
Ci si dimenticava però che bitcoin era nato proprio per fare a meno della finanza tradizionale.
Che valore poteva avere per bitcoin l’approvazione di una istituzione che bitcoin stesso ha il potere di rendere del tutto superata?
Se questa ti sembra solo una questione accademica, ti faccio ora un esempio molto più pratico (e sorprendente) di come la finanza tradizionale e le criptovalute siano incompatibili, dimostrando che quando tentano di avvicinarsi, creano solo storture.
Anche se la domanda dei Winklewoss è stata rigettata dalla SEC, esiste già ora un altro modo per investire in bitcoin attraverso la finanza tradizionale, ed è il Bitcoin Investment Trust della Fidelity (GBTC, nel mercato OTC americano).
Osservando il comportamento di questo fondo, capirai all’istante dove voglio arrivare.
In apparenza, infatti, questo trust è una manna per l’investitore pigro.
Invece di imparare a usare le piattaforme apposite e i wallet per tradare le cirptovalute e conservarle nella blockchain, basta mettere un pò di soldi nel fondo e il gioco è fatto.
Purtroppo però l’investitore pigro è anche quello più soggetto alle fregature
E anche in questo caso, ne abbiamo la conferma…
Il grafico sotto mostra infatti che da giugno il prezzo delle quote di questo trust è arrivato a superare del 100% il prezzo del sottostante, cioè di bitcoin:
Il che significa che chi compra ora quote di questo trust è come se pagasse bitcoin a un prezzo più alto del 100% rispetto all’originale!
Non proprio l’affare del secolo!
Pensare che bitcoin e le altre criptovalute sono state create proprio per evitare le distorsioni della finanza tradizionale, rende ancora più triste e tragico (e anche un pò ridicolo) il fatto che ci siano persone disposte a farsi fregare in questo modo!
E qui torniamo al discorso iniziale…
Come dicevo, finché esisteranno persone del genere, tutta la tecnologia di questo mondo non riuscirà a migliorare di un millimetro le nostre condizioni di vita.
Ed ho il sospetto che, purtroppo, persone del genere siano la maggioranza nella popolazione mondiale.
Mi viene sempre in mente il fatto che da quando Hitler prese il potere (bada bene: attraverso regolari elezioni!) fino allo scoppio della seconda guerra mondiale, solo il 10% degli Ebrei si rese conto di ciò che succedeva e pensò bene di lasciare la Germania prima che le cose precipitassero.
Solo il 10%…
E questo non vale solo per gli Ebrei, vale per tutta la razza umana.
E’ nella natura umana avere bisogno di sicurezza e stabilità, possibilmente fornite da qualcuno che riteniamo essere migliore di noi…
La maggior parte di noi è disposta a sacrificare anche la propria autonomiaper soddisfare questo bisogno.
Ecco perché c’è così tanta gente disposta a pagare bitcoin il 100% più del suo prezzo reale, pur di essere rassicurati dal logo e dal nome di “Fidelity”, la Società di gestione del fondo dotata di tutti i permessi e le approvazioni di rito.
Ora comprendi perché la finanza tradizionale è una minaccia per bitcoin e le criptovalute tanto quanto lo sono gli enti governativi e gli stati?
Il motivo è che, proprio come i governi, anche la finanza tradizionale fa leva sul bisogno di sicurezza e (mi si perdoni) sull’ignoranza delle masse.
E in più la sua affermazione è molto più subdola di quella dei governi.
Una notizia di oggi annuncia il lancio di Hedge Token, un nuovo indice che intende creare, attraverso derivati finanziari, dei benchmark sui prezzi delle principali criptovalute, proprio come, ad esempio, Standard & Poor ha creato un indice delle azioni delle principali società americane.
Anche in questo caso, la notizia viene dipinta come un progresso nell’uso delle criptovalute, ma tutti sappiamo ormai troppo bene che quando una singola istituzione si arroga il diritto di decretare il prezzo unitario di una cosa, si arroga il diritto anche di manipolarlo.
Sottrarre un bene alla continua regolazione del mercato e stabilire che il suo prezzo sarà fissato in base alle quotazioni di derivati finanziari, è il primo passo verso il suo controllo e anche la sua manipolazione.
L’esempio che abbiamo fatto prima del Bitcoin Investment Trust è la facile dimostrazione di quanto la finanza possa falsare il prezzo di qualcosa (e lo sta già facendo, nel caso di bitcoin), anche senza avere la chiara intenzione di manipolarlo.
Cosa succederebbe se il prezzo del Bitcoin Investment Trust (che abbiamo visto essere superiore del 100% rispetto al sottostante) diventasse il benchmark del prezzo di bitcoin al posto del prezzo stabilito tutti i giorni dal mercato?
Ecco, questo è proprio il meccanismo che Hedge Token vorrebbe instaurare. Lo stesso meccanismo perverso che ha prodotto false quotazioni clamorose, come quelle dei metalli preziosi, manipolate da anni dal London Bullion Market sotto il naso degli organismi di controllo.
Morale della favola: come andrà a finire la lotta incessante tra le criptovalute e il mondo finanziario tradizionale approvato dai governi e in combutta con essi per il controllo dei nostri soldi?
Nonostante questo articolo possa far pensare il contrario, non sono così pessimista da ipotizzare che il mondo resterà così com’è.
Nella blockchain c’è posto per tutti e credo che si arriverà a una situazione mista in cui da una parte, governi e istituzioni finanziarie si faranno le loro brave blockchain centralizzate (cioè addomesticate), che conviveranno con le blockchain decentralizzate, le sole che conserveranno tutto il potere “rivoluzionario” di questa tecnologia.
A quel punto, la lotta fra blockchain “buona” e blockchain “cattiva” non verrà più condotta a suon di divieti e imposizioni (che già oggi, come la Cina sta sperimentando sulla sua pelle, si stanno rivelando inutili per combattere la blockchain).
Piuttosto, la lotta si sposterà su campagne di persuasione finalizzate a convincere le persone a usare la blockchain “addomesticata”, che verrà pubblicizzata dai governi, con l’aiuto delle istituzioni finanziarie, come la sola capace di garantire “sicurezza” e “trasparenza”.
In questo scenario non molto lontano, temo che la maggior parte delle persone si farà abbindolare come al solito, barattando, in cambio di questa illusoria sicurezza, la propria autonomia finanziaria e la capacità di maturare rendimenti che oltrepassino i limiti molto ristretti consentiti dalla finanza tradizionale.
Spero però che non siano poche le persone che invece continueranno a sfruttare la blockchain indipendente (quella vera), che è stata creata proprio per consentire alla gente di riprendersi il controllo delle proprie finanze e di riconquistare il potere di generare rendite simili a quelle che i padroni della finanza oggi riescono a ottenere sulle spalle delle persone comuni.
Questa lotta è in corso già oggi.
Come ti ho appena mostrato, esiste già la prima “trappola finanziaria” che sta impedendo a tante persone di sfruttare i vantaggi delle criptovalute. E già altre “trappole” sono in corso d’opera…
Dall’altra parte della barricata però esiste un mondo in pieno fermento, quello delle blockchain e delle relative criptovalute, che ha la capacità di utilizzare a proprio vantaggio le sfide del mondo tradizionale per diventare ogni giorno più forte…
Dice bene l’articolo di Bloomberg dal titolo significativo: “Avanti, vediamo come farete a bannare le ICO!”: “c’è da chiedersi, dice infatti l’articolo, come può un governo vietare un fenomeno che oltrepassa i suoi stessi confini”.
La blockchain e le criptovalute sono qui per restare e governare il mondo. Non ho alcun dubbio su questo.
L’unica differenza sta nel modo in cui verranno adottate dalle persone.
Se diventerà un fenomeno virale come internet, tanto meglio.
Ma c’è anche la possibilità che il senso di insicurezza delle persone prevalga, facendo diventare la blockchain un fenomeno per élite ristrette che grazie ad essa conquisteranno un potere finanziario molto superiore a quello della gente comune, senza però la possibilità di diffondere la stessa libertà e prosperità a una maggioranza che non vorrà saperne di queste “diavolerie”.
In un caso o nell’altro, tu devi fare la tua scelta.




Fonte
https://www.blockchaintop.com/bitcoin-cina/